La corsa fara’ bene

Venerdì mattina, dopo la corsetta in valle, felice per aver fatto qualche ripetuta in salita senza stramazzare al suolo, ho avuto l’amara sorpresa di rendermi conto che la suola delle mie Brooks Glicerine nuove, nuovissime non era sporca di fango, bensì di un ricordo canino.
Il problema è antico come il mondo: i cani, poverini devono pur farla, ma non potendo “beneficiare”, come noi umani, di una confortevole ritirata devono farla per strada.
I padroni, che dovrebbero riparare le malefatte dei loro amati animali, non sempre lo fanno, confermando una mia teoria: alcuni umani sono più animali degli animali (senza offesa, naturalmente, per gli animali veri).
A questo punto i bel ricordo maleodorante è lì che ti aspetta .
La tua orma lascia il segno sulla poco edificante superficie senza che tu te ne accorga, perché il subdolo ricordo è sempre dove non la puoi vedere.
Tu sei impegnato a fare la tua corsetta con l’ I POD al massimo per caricarti, cerchi di liberare la mente dai pensieri negativi e dallo stress dei figli che più crescono più tendono a destabilizzare la tua tranquillita’, e il marito che, si impegna anch’egli a fare la sua parte (ma non bastavano già i figli?), e la nostra nemica giurata e’ li in agguato.
Te ne accorgi solo quando, alla fine della corsa, sali in macchina perché, dopo qualche minuto, inizi a sentire un olezzo poco piacevole, ma è già troppo tardi: il tappetino e i pedali dell’acceleratore e freno o della frizione, a seconda se sei venuto a contatto con la malnata con la scarpa destra o sinistra, sono già “battezzati” e tutto il beneficio della corsa, le endorfine liberate e la sensazione di benessere sfumano in un attimo e fanno spazio a tutti gli insulti e le maledizioni di questo mondo, che, se solo si avverassero allo 0,001%, lascerebbero stecchiti in un nano-secondo padrone e cane.
E poi ti tornano alla mente tutti quelli che dicono: “Porta fortuna!”
PORTA FORTUNA?????
Penso che almeno una volta nella vostra vita siate stati “Fortunati”, e fortunati dovete sentirvi se l’aggressione rimane circoscritta alla parte inferiore della vostra scarpa Ma avete idea di cosa mi aspetta nella prossima ora???
Innanzitutto la macchina da rimettere presentabile quindi, armata di Santa Pazienza, disinfettante e straccetto tra un impulso di stomaco e l’ altro inizio a pulire tappetino e pedali. Poi salgo in casa, scalza, e mi dirigo verso la lavanderia dove, armata di prodotti vari , spazzolino e stuzzicadenti inizio a pulire,il grip delle mie scarpe che, essendo nuovissime . beh, potete immaginare, hanno una suola a carrarmato simile a quella delle Timberland dei boscaioli del Montana.
Inizio a strofinare con lo spazzolino e tutti gli schizzi d’ acqua mista a disinfettante e materia “prima” iniziano a stamparsi su tutta la superficie del lavandino dando così forma ad un’opera
post-moderna monocromatica da far invidia a quelle esposte al MOMA di New York.
Quindi completo la pulizia dei solchi più sottili, tipo solchi di vinile 33 giri anni ’70, per capirci, con lo stuzzicadenti mentre i fastidiosi rigurgiti sono sempre lì, in agguato.
Il risciacquo con la candeggina da’ il colpo di grazia al ricordo canino che, finalmente, si dissolve, ma solo materialmente perché l’olezzo, nonostante il disinfettante, la candeggina, il profumo e il borotalco rimane nelle narici !!!
Mi chiedo sempre quando ho questi colpi di “fortuna” cosa faranno mai ingurgitare i padroni dei cani per alimentare i loro fedeli amici!!

Sabbry

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