l’opzione era: rischiare il freddo di Santa Cristina oppure seguire il gruppo alla conosciuta ivv di Veniano?
Andare in Liguria e correre in riva al mare la mezza delle Due Perle ,dietro proposta di Maurizio, ci sembrava un’alternativa allettante.
La sera precedente la spedizione in terra ligure, lo spirito agonistico sopperiva alla tensione dovuta alla precaria salute che mi accompagna negli ultimi tempi. Non stò ad elencare tutti i miei malanni, vi posso dire solamente che gli studenti universitari di medicina hanno il mio numero di cellulare!
In barba agli acciacchi mi univo comunque al duo per fare il trio, e ad un’ora antelucana a me sconosciuta , le 6 del mattino, mettevo le mie fragili ma tenaci gambe nell’auto di Maurizio.
La scelta della strada maestra da seguire è stata dettata dall’esperienza da quest’ultimo, ma da come leggerete mai tale scelta fu così infelice.
Giusto il tempo del buongiorno e dell’ultimo sbadiglio, ci ritroviamo alla barriera di Milano oltrepassandola senza nessun intoppo.
Ma subito dopo un cartello lampeggiante segnalava “rallentamento per incidente a km 6”. Esaltati dal nostro buon umore per la prospettiva della giornata, non abbiamo dato peso all’avvertimento, fino a quando non ci siamo trovati completamente FERMI in una coda infinita, con le tenebre illuminate da sinistre fiamme dovute all’ennesimo incidente.
Speranzosi che il tutto si sarebbe risolto in breve; speranza vana, perchè dopo ben due ore d’ attesa, alcuni poliziotti poco inclini al lavoro forzato domenicale, costringevano tutti gli automobilisti presenti a girare la loro auto affrontando l’autostrada in contromano per permettere a tutti noi di continuare il proprio viaggio.
E quì, un lampo di genio viabilistico ha pervaso la mente offuscata dal sonno della nostra guida che pensando di aggirare l’ostacolo e optando per la tangenziale EST, ci riportava esattamente sul luogo del misfatto .
A quel punto, oramai fuori tempo massimo per sentire la voce dello starter dare il via alla corsa ligure,che fare?
Optare per raggiungere i nostri compagni impegnati nelle altre corse o proseguire verso il mare? Non sia mai detto, si va verso le onde .
Ed eccoci finalmente raggiungere l’agognata meta. Un’idea mi balena in testa: per risollevare l’umore dei miei due compagni d’avventura ,orfani della loro fatica podistica domenicale, niente di meglio che consolarli con un ottimo pranzettto dal mitico Pezzi in quel di Santa Margherita,in compagnia dell’amico Artino e consorte.
Per smaltire rispettivamente : lasagne al pesto, parmigiana di melanzane, fritto misto ,patate fritte ,tortino di verdure ,e per non farci mancare nulla ,doppia razione di semifreddo all’amaretto ( vero Marzio!) sarebbe stato meglio partecipare a una cento kilometri.
Ci siamo limitati a una pensionistica passeggiata nella splendida Portofino con mini scalata al “Monte”.
A seguire ,non paghi del lucculiano pranzo , abbiamo sferrato un attacco alle bancarelle del mercato del cioccolato. Lo stomaco pieno e la giornata di sole ,l’allegra compagnia ci dava la certezza di essere riusciti a trasformare in positivo una giornata cominciata in malo modo.
Il rientro si svolgeva senza sussulti, e per finire in bellezza,una pizzata domestica con i miei soci d’avventura. Soci che si confrontavano sul divano “bianconero”di casa Mau guardando l’esordio in “rossonero” dell’incostante Balotelli nuovo idolo del milanista Marzio.
Grazie Amici, con voi due è stata una domenica speciale!!
Smuack Pao