L’emozione non ha voce

Tu chiamale se vuoi… emozioni…

Ti iscrivi a una maratona e… tutto parte da qui, scendono in campo tante emozioni  che si sovvrappongono fra loro e sta a noi cercare di  dare un equilibrio mettendole  al posto giusto, un po’ come quando un allenatore di calcio deve scegliere gli elememti  per portare la propria squadra alla vittoria, mesi di preparazione dove non sempre fila tutto liscio, ma alla fine scende  in campo in primis  in attacco la grinta, in difesa la preparazione, sulle linee i tifosi, come portiere il carattere, sperando che riesca a parare; e come allenatore la testa perche’ sara’ lei che nei momenti difficili sapra’ tirar fuori il meglio di noi.

Si parte per la grande avventura mentre in volo si decidono gli ultimi dettagli per  il ritiro dei pettorali, fra di noi due podisti d’eccellenza, Valter e Picchio subito individuati e intervistati  una passeggiata un pranzetto  e poi via a girar per le strade di Atene….e poi…

Ci ritroviamo tutti  alla partenza  chi fa stretching  chi balla il sirtaki  e chi fa foto ricordo poi ognuno al proprio blocco, il momento piu’  ansioso, minuti che non passano mai cerchi di distrarti ma ti domandi quando arriva quel maledetto start,  io che sono alla terza, e chi era alla prima….

Chi era alla prima ha vissuto un turbinio di emozioni che finalmente sono sfociate in un pianto liberatorio  durante il volo di ritorno…

Gli sguardi dei compagni, l’uomo che ti ha scelto come compagna di vita che ti scorta nonostante la tua lentezza, il gruppo di spartani che ti lasci alle spalle e ancora e sempre il popolo di Atene che ti supporta anche dove non.avresti mai pensato di trovare anima viva!

Tu corri, conti unità e decine, ti contieni, allunghi, poi  bevi, cerchi rifugi per sfuggire  da sguardi indiscreti…. ed ecco che la gente aumenta…. è l’ultimo chilometro e le gambette tornano a girare come se ancora nessun tratto fosse stato percorso ed eccolo uno dei motivi  per cui ho scelto te, Atene, come luogo per correre la.mia prima… l’arrivo allo stadio Panatinaikos è veramente.un sogno??

E l’abbraccio con chi ha “solo” cazzeggiato?

E tuo figlio che ti guarda con occhi dolcemente sgranati?

E i tuoi genitoriche ti aspettano piangendo?

E sempre LUI al mio fianco?

Grazie a tutti ma soprattutto grazie a Valter e Simone che hanno sopportato lunghi ed isterie e a  chi ha sempre creduto in me più di quanto ci credessi io stessa e mi ha spronato dicendomi…” Ma si che te frega falla tuttalpiù cammini un po’…” .

Cara Maratona ti ho.preso le misure … la prossima  volta vorrei correrti e mi impegnerò a farlo accettando  il prezioso  consiglio di un’amica cioè correndo “con la testa da Consulente del Lavoro e non con quella da donna perché.questa si fa troppe s … mentali”

Grazie Atene!????

Emy Cinzia

Alcune foto del nostro Globtrotter  Lollo

 

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