CIRCO MIMMOSKI

… una qualsiasi manifestazione che superi i 10 minuti di impegno ,potete per favore depennare il mio nome!!

Vi pare strana la mia preghiera? Sapete dove ho passato tutto sabato scorso? Ma diamine ero agli ordini del nostro presi che ha capitanato la partecipazione degli orange all’edizione numero zero della 12 ore di BustoArsizio.
La ns societa’ e stata fatta partecipe di questa nuova avventura corsaiola e il nostro emerito caudillo con un pugno di valorosi uomini e donne gia’ alle otto antimeridiane si fiondava ai bordi della pista d’atletica cittadina per impiantare un nuovo “accampamento” che avrebbe da li a poco accolto le atlete della sezione femminile della P&C.
La partecipazione alle ultime 4 edizione della veterana 24ore di Saronno ha aiutato a formare una squadra di manovali preparati ed efficienti ma temo che stavolta ci siamo fatti prendere un po’ la mano: il gazebo da uno che era sono diventati quattro.
Percio’ capite anche voi che unendo piu di un tendone il presi si è trasformato in un direttore di circo vecchia maniera, con stivaloni e baffoni d’ordinanza.
Al posto della donna cannone avevamo la Paola decisamente molto piu bella ed elegante ma burbera e decisa come un rotweiller!!
Dopo essersi impossessata del frustino del direttore ci faceva scaricare il rimorchio che oramai segue la transumanza dei runners in arancio.
Su questo mezzo ,messo sempre gentilmente a disposizione dal Meo, trovavano posto tonnellate di viveri, sedie ,tavoli e un’impegnativo frigorifero. Impegnativo per la schiena dei camalli che lo avrebbero scaricato dal mezzo e posizionato nel punto esatto deciso dalla Pao !!!
Per la costruzione del villaggio residenziale ci si avvaleva dell’esperienza olimpica del presente Lollo.
Dietro le sue indicazioni i camalli si tramutavano in velai e con metri e metri di cordine puntellavano le quattro accoglienti strutture.
Di li a poco si presentava sul posto anche Franco ” THE ROCK” alla guida della sua Vespa con un’ affettatrice – che strabordava dal bauletto – da usare di li a poco ,con i gustosi salumi appena scaricati.
Cosa avrebbe raccontato ai vigili della strada se lo avessero fermato, lui ragazzo molto fantasioso che si sarebbe tolto dai guai con nonchalance.
Il presi mi faceva l’onore di spallegiarlo alla gestione delle nostre atlete e dopo il briefing dell’organizzazione si dava il via alla gara.
Con il passar delle ore capivo perche’ il presi aveva voluto condividere lo stress di una dodici ore, la paura che le partecipanti delle ore a venire non si sarebbero presentate cominciava a serpeggiare seccando la gola a lui e al suo scagnozzo.
Una dopo l’altra pero’ le donne non ci deludevano e come anticipato dalla grande Paola tutte si presentavano per fare il loro dovere/piacere.
Nel villaggio turistico ormai terminato si stabilizzava anche il massagiator cortese, Marco , un minuto omino alto appena un paio di metri e con due formidabili mani che con una sberla mi avrebbe fatto fare il giro della pista abbassando il mio migior tempo!!
Essendo io preposto alla consegna dei pacchi gara avvisavo le pulzelle che avrebbero potuto usufruire delle mani magiche di Marco, piu ‘ di una di loro si scherniva dicendo ” si vabbe’ dopo ci penso “.
Suppongo che il mago del massaggio abbia avuto successo, ho potuto notare che piu’ di un’atleta,dopo essere stata un’ora in pista ci ripensava e stava distesa sul lettino dei massaggi due ore.
Percio’ se i miei calcoli matematici non mi deludono, le nostre valchirie se portano a termine una maratona sulle quattro ore, starebbero sotto le capaci mani per otto,non male che dite !!!!
Via via che il cronometro girava , si presentavano al via la creme del podismo arancione in gonnella e quando corrono le donne si portano appresso i piu’ sfegatati aficionados, cioe’ i loro pargoli.
Per loro,l’ora di corsa della mamma era una scusa per assaporare le golosita’ preparate dalle due Paole.
Come sempre sotto le tende dell’accapamento sfilavano anche tutti o quasi i soci della P&C non coinvolti direttamente nella sfida podistica e come usanza vuole l’aperitivo cominciava verso le 11e 30 e si protraeva fino alla fine delle vettovaglie.
Intanto le eroine si alternavano sul palcoscenico dell’impianto bustocco,orgoglio e vanto della citta’.
Con le nostre puledre di razza si misuravano anche i soci delle altre societa’ della citta’, accampati come noi intorno alla pista, e con questi nostri amici ( mi permetto di considerarli tali) incoraggiavamo tutti i partecipanti che inanellavano giri su giri.
Tra questi si faceva notare il fido Marzio che e’ ormai giunto come si dice in gergo alla “frutta” nella sua lunga carriera podistica, cosi’ da mettere in pratica una sua personale tecnica gia’ utilizzata nella recente 24 di Saronno, per fare passare senza pene la sua frazione.
Ogni giro di pista si ferma quei due pochi minuti per rinfrescarsi con calma e comodita’. Percio’ se prossimamente vedrete delle foto con un rispettabile signore seduto a sorseggiare un fresco vinello non avrete visto male, e’ proprio lui, il marziale Marzio in azione!!!
Dodici ore sono la meta’ di ventiquattro e finiscono esattamente dodici ore prima ……………..mi sono perso, cioe’ volevo dire semplicemente che il tempo passa velocemente quando si tratta di ore passate in allegria e con gli amici .
E dopo aver aiutato a rimettere tutto sul rimorchio e liberato il massagiatorcortese dalle ultime tenaci clienti, abbiamo chiuso il circo anche per questa volta.
Per gli ordini di arrivo ci pensera’ il direttore del Circo Mimmoski io posso solo dire che ci vediamo l’anno prossimo per l’edizione numero uno della dodici ore bustocca.
Ah dimenticavo: perche’ la mia preghiera iniziale …ma diavolo, perche’ dopo dodici e piu’ ore passate sotto il sole il mio colorito tendente allo smorto si ravvivava e si trasformava in un bel rosso vivace.
Colore cosi’ acceso che rientrando a casa dopo il tramonto venivo fermato da un’auto della polizia che mi contestava il fatto di viaggiare con gli abbaglianti accesi.
Dopo aver dimostrato, a fatica, che era stato il mio naso ustionato dal sole e non i fari ad attirare la loro attenzione,raggiungevo casa dove una sempre meno comprensiva consorte mi apriva la porta ( spero che continui a farlo ,almeno finche’ non trovo un’altra degna sistemazione)

Ciao e alla prossima

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