Siccome quando si tratta di autopunirsi l’essere umano non conosce confini, giovedì sera ho deciso di seguire nuovamente il Coach in un’altra delle sue uscite-avventura, dove sai da dove parti ma non sai mai dove arrivi e se arrivi.
“Facciamo una corsetta defaticante in valle e poi tutti sotto la doccia” mi era stato assicurato.
Il gruppetto dei fedelissimi, agguerrito e compatto, mi fa subito presagire il contrario: l’architetto Andrea Mo, il Re de Roma e Frank “The Voice” Fogliani.
Una compagine di tutto rispetto che mi intimorisce fin da subito, anche perchè sono reduce da un tour de force di corse serali che mi ha fiaccato alquanto.
Ci rechiamo quindi in macchina in zona Calimali ed iniziamo a correre. Dall’andatura mi accorgo subito che non è cosa per me.
Dopo essere passati sotto il ponte di Cairate e saliti per una strada asfaltata dall’altra parte del fiume, ci siamo così infilati nella boscaglia. E qui è cominciata la vera avventura by Coach.
A causa della fitta vegetazione e della totale assenza di rumori, abbiamo quasi subito perso l’orientamento.
Comunque, se è vero che il sole sorge a levante e tramonta a orizzonte, a me è sembrato, a sensazione, che stessimo allontanandoci dalla macchina di parecchio.
Dopo alcuni chilometri e proprio quando la disperazione di aver smarrito la via si stava impadronendo del gruppo, il prode architetto, con fiero cipiglio, ha improvvisamente esclamato: “Seguitemi, conosco la strada !”.
“Meno male – mi sono detto – siamo salvi”.
Macchè, peggio di prima !
Ancora altri chilometri (loro al galoppo, io al passo) fino a quando abbiamo finalmente capito di essere ritornati nella civiltà: un meraviglioso cartello stradale con scritto … TRADATE !!!
Ero quasi rassegnato a trascorrere la notte nella jungla quando un impeto di orgoglio mi ha spronato a non mollare e a seguire i miei indomiti compagni fino alla macchina.
Totale 12,570 km e molte rovinose cadute.
Martedì sarò ancora con voi al triathlon del lago di Monate.
Fatemi sapere quali pizze volete, anche se non le ordinerò fino a quando non sarete arrivati.
Maxdebe