Gabry formidabile finisher IROMAN 2022

Dopo l’incredibile  Tor des Geants 2016 del nostro finisher  Nicola Tonetti,  la 100 km del Passatore 2017 dei nostri 10 finishers  Valter, Paola, Vigo, Roberto, Francesco (DeDiavolis), Claudio, Mire, Niko, Ezio e Luigi … ci ha pensato la Gabry “Istituzionale P&C” a portare la maglia Arancione sul traguardo di un’altra straordinaria avventura:    l ’Ironman Internazionale di Cervia 2022.
Abbiamo nuotato, pedalato e corso con lei , tutti insieme,  durante quelle 12 ore e passa di gara europea:   grazie Gabriella per averci portato all’arrivo di una bellissima, impensabile e folle impresa!
Siamo felicissimi per te, ti abbracciamo con gioia.  Complimenti!!!    😀
P&C

Cervia 17  Settembre 2022   Il mio primo e Unico IRONMAN.

Difficile descrivere le emozioni che mi hanno accompagnata in  questo lungo percorso durato un anno, un anno di sacrifici, tanto tempo trascorso in duri allenamenti ma sicuramente mai dubbi sulla mia decisione di tentare di farne almeno uno nella vita.
Decisione che fino a un anno fa ancora non avevo preso lontanamente in considerazione ma è bastato un suggerimento, un’ipotesi avanzata da Antonio e l’idea ha preso forma e corpo.
Non ho voluto appoggiarmi ad alcun preparatore/allenatore/coach perché preferisco fallire per mie scelte e decisioni che per decisioni altrui , per cui ho fatto tutto di testa mia, ovviamente facendomi un’idea del carico di lavoro ed ispirandomi a persone di mia conoscenza che l’hanno già fatto ed ascoltando anche i consigli di miei amici.

Grazie a tutte le mie amiche/i che mi hanno ascoltata e fatto compagnia  in bici.    Grazie al gruppo P&C per la corsa e per la bici.
Un grazie particolare al mio massaggiatore Alessandro :   Unico!
Fiera di essere una Triatleta DA PAURA.

E il racconto inizia ….

Mentre tremante dal gelo con i piedi nudi sulla fredda sabbia  bagnata dopo una mareggiata mi appresto ad entrare in acqua, dentro di me penso “Ma ce la posso fare?” e vengo presa da un’ansia e un magone.
Mi avvicino alla linea di partenza e quando sento il suono del mio chip che segna il via corro verso questo mare poco mosso con un sole basso all’orizzonte e vedo questo immenso movimento di cuffie rosse …
E’ il Paradiso.    Una gioia immensa si impadronisce di me e mi dico:  “Si parte”,  finalmente.

La gara doveva avere luogo sabato mattina ma venerdì , viste le previsioni terrificanti ormai preannunciate da giorni,  ci viene comunicato l’annullamento e la possibilità non confermata,di rimandarla a domenica alla fine della giornata.
Mentre tranquillamente sono a cena ancora nel dubbio, con un messaggio whatsapp mi arriva la notizia:  “si farà domenica” con il 70.3 (mezzo Ironman), ciò significa 7000 atleti in partenza invece dei 3300 circa del  140.6 (Ironman).

Stanca di una giornata di indecisione con un cielo cupo, pioggia fortissima, mareggiata, raffiche a 94 km/h, alberi divelti, si corre in camera a preparare le sacche per recarsi immediatamente alla zona cambio (cosa che si sarebbe fatta entro le 19 del giorno pre-gara ovvero venerdì).

Ore 21 … immensa coda in zona cambio a posare la bici e le sacche …. Alla fine invece di andare a dormire alle 21 … ci andrò a mezzanotte e ovviamente dormendo pochissimo.

Ritornando al nuoto,  a circa metà percorso il freddo inizia a diventare insopportabile e cerco di crearmi sempre un varco per non  farmi toccare le mie doloranti dita artrosiche rischiando di compromettere tutto.   Vengo presa da crampi al polpaccio, resisto e cerco di non usare le gambe, poi cerco di muoverle ancora per scaldarmi e mi sento toccare ancora sul piede, altro crampo e così fino all’avvistamento dell’ultima boa resistendo al freddo che mi prende sempre più.
Quando sono all’ultima boa inizio a spingere come una disperata un po’ per sopportare il freddo un po’ perché non ne posso più di gelare.

Arrivo e dico a me stessa : Una fetta me la sono portata a casa.
Corro verso la bici … sono congelata … stamattina ci sono 10°C.

Ben 18 minuti in zona cambio, non riesco a muovere le mani di legno, non riesco a mettere le calze, non riesco ad infilarmi il body e poi mi si rompe il buco del pettorale che si infila nella cinturina … panico più totale … che faccio ? Tutta la gara a tenermi il pettorale ? Poi idea  … inizio a elemosinare una spilla da balia … un angelo si priva della sua di sicurezza e me la porge … sono salva …

Corro verso la bici … ho preso tutto ? Si … no … riguardiamo bene … 18 minuti …
Si parte e iniziamo questo lungo viaggio di circa 7h15  .. ho calcolato una media di 25 km/h …
La bici è il mio punto debole … e poi non mi devo “gremare” le gambe che mi servono per il mio pezzo forte : la corsa.

La bici è stato un bellissimo e rilassante viaggio  … battiti bassi a parte il BERTINORO … quest’anno non sopporto le salite con pendenze a 2 cifre.
Bici da corsa normale … ah no le prolunghe mi fanno paura … Ho bisogno di stabilità ed equilibrio.
Mai fermata a un ristoro  … prendo bottiglie d’acqua che mi porgono e passo  … ogni 30/45 minuti mangio un gel una barretta .. sempre qualcosa.
La media in bici ha superato le mie aspettative, abbondantemente sotto le 7 ore, come del resto nel nuoto 1h21 contro 1h30 previsto.

Arrivo non stanca, deposito la bici, mi metto solo le scarpe da corsa e ora arrivo io.

Sono 4 giri da 10 km circa.
Primo giro corro scioltissima con battito sempre basso e corsa spedita.
Secondo giro inizio a sentire la stanchezza e il sole inizia a calare, sono circa le 18:30. Breve sosta in un bagno, un po’ di dolori di pancia, non trovo la luce … azz … lascio la porta aperta.   Altra perdita di tempo.
Terzo giro : adesso sono proprio stanchina, iniziano a dolermi le articolazioni soprattutto i piedini soffrono.
Inizio il quarto giro e penso: “adesso non devi mollare”.

Questi 10 km non finiscono più.

Il battito sempre monitorato è basso.   Il problema sono i dolorini articolari e rigidità al quadricipite femorale che inizia a bloccare i movimenti.   La mia corsa non è più fluida ma diventa un’ po’ appesantita.

Chiedo : Ma quanto manca ??? Uno dice 2,5 uno 3 km … che non finiscono mai …. E io non mollo …

E’ solo la testa, le gambe continuano ad andare e io non posso permettermi una debolezza per 15/20 minuti di sofferenza mentre sono ore che mi sto muovendo.  Se molli poi te ne penti … se inizi a camminare è finita … per pochi minuti ti bruci tutto il vantaggio guadagnato.

La corsa è andata alla Grande !!!! Nella Maratona mi sono veramente distinta : 3 CAT e anche rispetto alle donne e al totale, i numeri parlano chiaro, la corsa è proprio il mio pezzo forte.

E finalmente sento la voce dello speaker, vedo le luci dell’arrivo e mi metto a correre come una pazza e i dolori non ci sono più e urlo a squarciagola … un urlo di liberazione dopo un anno di martellamento.

Sento il mio nome e guardo il tabellone FS55-60 Tempo 12:50
YOU ARE AN IRONMAN

      Gabriella

SWIM DETAILS | DIVISION RANK: 10

RACE TIME               1:21:01
DIVISION RANK              10
GENDER RANK              184
OVERALL RANK          1538

BIKE DETAILS | DIVISION RANK: 17

RACE TIME              6:47:56
DIVISION RANK              17
GENDER RANK             258
OVERALL RANK         2038

RUN DETAILS | DIVISION RANK: 11

RACE TIME              4:14:20
DIVISION RANK                3
GENDER RANK             120
OVERALL RANK          1022

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