… ci si prepara per il grande giorno, tra bagliori di flash e preparazione di beveroni, l’adrenalina inizia a scorrere nelle vene.
Il tempo ci assiste, come la moltitudine di persone che pian piano si raggruppano intorno alla partenza…l’eccitazione è forte e la si percepisce anche guardandosi negli occhi. .
Ecco … partono … sono i primi “folli” che si buttano nell’avventura dei loro 46 km.
Noi sembriamo cavalli scalpitanti in attesa di essere liberati ed è bello vedere come si è tutti uniti e solidali a farci forza e coraggio l’un l’altro.
La gente ci saluta e ci sorride… non so quanto ci impiegherò, il mio, il nostro solo obiettivo è quello di arrivare e provare di aver vinto con se stessi le paure, il tempo e la stanchezza.
Si sale, ognuno coi suoi compagni di viaggio, qualcuno lo si perderà durante il percorso ma sai che li troverai alla fine ad aspettarti perchè ho scoperto che qui alla P&C si è ” tutti per uno e uno per tutti!”
Il paesaggio che scopri ti ripaga dello sforzo che ci metti e della fatica che man mano senti arrivare.
Ormai sei solo, non c’è più nessuno che ti incita, solo alcune marmotte sbucano incuriosite o forse solo disturbate dalle loro tane e, nello spirito del vero cazzeggio, ci si ferma a fotografarle.
Nessuno sarà escluso da tali visioni … perchè chi non è venuto oggi potrà vivere coi ns. occhi le emozioni di questa giornata.
Il percorso è impegnativo e le difficoltà dei guadi ci rallentano …ma ci si aspetta e ci si aiuta. Le gambe iniziano a farsi sentire e i silenzi prendono il posto delle risate…ma gli sguardi ti sorreggono, non servono parole ti capisci con gli occhi.
I ristori sono quasi inesistenti e le fontane sembrano floride oasi nel deserto… il tempo passa e sai che alla fine ne sarà valsa la pena.
Il paesaggio inizia a cambiare, si scende e si fa posto ai primi maratoneti che stanno arrivando. Hanno facce tese e stanche e tu sei con loro… e allora senti che puoi “dare” ancora perche’ loro sono lo stimolo per raccogliere le ultime forze che hai e dare tutto te stesso.
Non mollare mi dico! Il dolore alla gamba non lo sento più e riprendo la corsa veloce… siamo rimasti in due. Iniziamo a sentire le voci (non siamo arrivati in Paradiso!)sono solo la folla ed i nostri compagni al traguardo che ci aspettano.
Li senti…ti gridano…urlano il tuo nome,i battiti accellerano e una forza incredibile dentro di te ti spinge… sei quasi alla fine.
Vedo l’arrivo… non sei più sola…. ecco… l’hai raggiunto!…hai vinto oggi un’altra sfida con te stessa… e il premio più grande è l’abbraccio dei tuoi compagni.
Grazie Mimmo e grazie Willy!