Ravenna

Quando pensa alle gite fuori porta il Presi non si fa mancare nulla, riunisce attorno a se una novantina di accoliti e allegramente li porta fuori porta!
Stavolta la meta è stata Ravenna e i suoi mosaici. E visto che il Vate apprezza le levatacce mattutine riunisce il branco alle prime luci dell’alba.
Così il bus a due piani ha lasciato la città quando le strade erano ancora deserte.
Subito i metri quadrati in movimento venivano suddivisi così: piano terra adibita a bisca clandestina ma non troppo ,al piano superiore ,stravaccati sui sedili ,il resto dei gitanti ciacolanti o dormienti.
I discorsi che servivano per far passare i kilometri spaziavano da profonde diserzioni sullo scibile umano fino a domandarsi cosa costa una tinta dal parrucchiere italo/cinese sotto casa .
La poca resistenza, sia del capace autista che della bionda zia ,alla mancanza della nicotina ,dopo un paio d’ore di viaggio consigliava una salutare sosta al solito autogrill.
L’attacco al bancone per il desiderato caffè lasciava dei segni indelebili sugli operatori alla macchina , richieste particolari o eccentriche minavano un NewsExtra_31951 (Mobile)pochino il loro umore, ma con tenacia riuscivano a respingere il nostro scomposto attacco.
Il ritorno sul bus poteva apparire caotico, ma oramai i gestori della gita conoscendo i loro polli con pochi ma decisi ordini riuscivano a rimettere tutti nelle loro stie.
Le partite al piano terra venivano riprese come le chiacchiere al piano rialzato e l’arrivo all’albergo trovava tutti quanti belli svegli e pimpanti.
In un religioso silenzio venivano distribuite le chiavi elettroniche e le camere venivano riempite dai rispettivi ospiti.
Gli accordi prevedevano la visita alla città ,cercando di tenere unito il nutrito gruppo.
Come sempre un conto sono le previsioni e un conto e’ la realtà.
Così , al solito fantomatico colpo di pistola, il gruppo si divideva in tanti gruppettini per riuscire meglio nell’invasione della città d’arte.
La super-prof Anna R aiutava ,con le sue notizie, ad apprezzare le vestigia antiche . Ai più, potremmo sembrare una mandria di ciacoloni di arancio vestiti, ma la parte istruttiva delle nostre gite comincia ad avere numerosi aficionados.
Sapendo già, che l’istruttiva camminata del sabato avrebbe influito sulla performance della domenica, si attuava la famosa tecnica di fare il carico di carboidrati con deliziose piadine.

Tutti i grandi preparatori atletici consigliano ,per il giorno precedente alla corsa , di gustarsi i piatti del luogo accompagnandoli con un delizioso sangiovese.
Dopo aver visitato quasi tutto ,siamo rientrati all’albergo, e sdraiati sui letti abbiamo smaltito sia la fatica della storia sia il delizioso rosso .
Sempre in un religioso silenzio, la sera abbiamo cenato ,mentre il presi leggeva passi dei testi sacri.
Al tavolo centrale si poteva notare una certa allegria ,i racconti e le esperienze televisive delle signore sedute a desinare ,mandavano di traverso qualche boccone all’unico rappresentante maschile dell’allegra tavolata.
Al termine lasciando il desco ci si dava appuntamento come sempre alle prime luci dell’alba. E l’alba in posto di mare ,anche se il mare non si è fatto vedere per nulla ,ha un colore diverso.
Non si sa come sia successo, ma le nostre guide “spiritualstoricosportive” riuscivano ad organizzare la gestione degli atleti di ben quattro manifestazioni podistiche, una 6 km, una 10km, una 21km e una 30km.
Il prode autista si preparava a fare kilometri su kilometri per soddisfare tutte le esigenze.
Per quelli che si preparavano alla 21km la zona di partenza era vicino al mare.
Mare che io e il Fido Marzio siamo andati a trovare nel nostro breve riscaldamento, scorgendolo dietro l’angolo di un viale.
Pochi minuti di riscaldamento ben orchestrato dalla nostra Stella del balletto preparatorio, anticipavano la partenza della nostra fatica domenicale.
Lo starter dava il via alle danze che si sarebbero concluse di li a poco(per quelli che corrono veloci si intende) nella piazza storica di Ravenna. Piazza già gremita dai supporter personali ,quei compagni di viaggio che avevano da poco terminato la loro fatica sui 6/10km.
Quando l’ultimo eroe della 30 km giungeva al traguardo , ci si raccoglieva davanti alle porte del bus ,ben sapendo che quello era il segnale dell’inizio del viaggio di ritorno. Non prima però di essere passati all’albergo per una calda doccia defaticante.
Onestamente vi immaginate 90 persone che hanno sudato le famose sette camicie, affrontare tutti i kilometri del rientro senza il beneficio di un po’ di shampoo ? Io al solo pensiero sudo!!!!!
Ristabilito l’ordine dell’andata, cioè smazzettatori al piano terra, ciacolatori/dormienti al piano rialzato, si rientrava .
Come sempre la sensazione era, per tanti, di aver passato allegramente insieme più di quelle 48 ore effettivamente trascorse, sensazione dovuta certamente alla simpatica gente in arancione.

N.B.
Io e il mio socio di camera abbiamo avuto anche il tempo per disegnare e produrre una cintura che farà furore nel 2014, risolvendo cosi il futuro economico delle rispettive famiglie. La troverete nelle migliori boutique i primi mesi del prossimo anno.

Le foto di – Ravenna Gabriellula

Le foto di – Ravenna Tizzi

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