Ieri sera, a Casorate Sempione, abbiamo corso la sesta ed ultima tappa del Giro del Varesotto 2016, e giuro che quei 5 km corsi a manetta non erano solo un pretesto per la bella pizzata finale che ci siamo concessi (una ventina di noi Arancioni) presso la pizzeria “La Pista”.

Questo Giro del Varesotto, per me,  è stato tante cose: divertente, stressante, impegnativo, esaltante, massacrante, eccitante, allenante e, alla fine, anche vittorioso. Sì perché, avendo corso tutte le 6 tappe ad una media di 3′ 44″/km, sono incredibilmente riuscito a salire sul gradino più alto del podio di categoria, quella dei vecchietti 55enni. Una cosa di cui non mi sarei mai creduto capace se non mi fosse successo davvero.

Ora il Giro del Varesotto è finito, ne sono contento ma so già che un po’ mi mancherà: quello col Giro è un rapporto di amore/odio, in cui non capisco mai se prevalgono le sensazioni belle o quelle “cattive” (ammesso che la corsa sia in grado di fornire sensazioni negative). Tra le sensazioni belle, quella di sentire attorno a me il calore dei miei amici di Podismo e Cazzeggio è stata sicuramente la più bella, tale da lasciarmi a volte stupito per le parole di sostegno e anche di ammirazione che mi sono arrivate da tanti arancioni. Bellissimo!

Lo spirito bello e rilassato con cui Podismo e Cazzeggio ha preso parte al Giro del Varesotto è stato premiato dalla soddisfazione di vedere anche altre nostre maglie arancioni salire sul podio finale: Elena Costantini, arrivata 3a nella sua categoria (SF45) e la giovanissima Aurora Manfreda, seconda tra le Esordienti B Femminili. Ma anche il 10° posto di società conquistato proprio da PeC  (su 76 squadre competitive che hanno corso il Giro, mica poche!) la dice lunga sulla serietà con cui ogni tanto sappiamo correre, e non solo cazzeggiare.

Insomma, è stato tutto (anche) bello e, se per me lo è stato particolarmente, io lo devo anche ai miei amici/tifosi di PeC (sempre molto calorosi) , a Fosca (mia moglie, sempre calorosa anche lei) e a Sandro Miele (il mio amico/coach sempre presente).

Che bella storia!

Le foto di Casorate by Arturo Barbieri  di podisti.net