Quando mesi fa mi sono fatta coinvolgere in quest’avventura, non sapevo bene cosa aspettarmi; poi metti insieme 11 donne con grinta e determinazione, una villa da magnate russo in quel di Forte (dei Marmi), un week end di fine settembre con un clima da piena estate, la gran voglia di stare insieme e divertirsi, a quel punto la Francigena Tuscany Marathon 2018 non poteva che essere una di quelle esperienze “da ricordare”.

Preparazione pseudo-scientifica dell’ultimo mese per mettere a punto la preparazione e la rifinitura dei particolari: tipologia di scarpe (trekking o corsa), zainetto (rigido, morbido, camel-bag, strutturato, destrutturato), bacchette (da non mollare mai più), abbigliamento (corto, lungo, a cipolla, smanicato, mezze-maniche, kway, cappello, bandana), alimentazione (riserva d’acqua, frutta secca, barrette, integratori) e ristori (ogni 5km, ogni 10km, liberi), tutti dettagli da non trascurare per non farsi cogliere impreparate…e così è stato.

Il piano del we era stato pianificato grossolanamente:
Venerdì arrivo alla spicciolata a Forte: 3 equipaggi, 3 orari di arrivo differenti (per coprire tutta la giornata), 3 piani di cazzeggio diversi.
Venerdì sera cena Alla Bottega, con primo assaggio di specialità toscane e annessa mostra fotografica adiacente al locale.

Sabato un solo impegno inderogabile: il ritiro del pacco gara a Pietrasanta. A questo abbiamo annesso un breve giro per le strade selciate di questo borgo raffinato ed elegante, con scatti alle installazioni d’arte presenti nella piazza, un breve giro nel Duomo e nel Battistero. La parentesi culturale è scivolata in una fugace, ma fruttifera, visita al mercato locale, per poi arrivare al clou della giornata: “seduta imperiale” di cazzeggio sulla spiaggia, pari a 5 ore di sabbia, mare e sole in un quasi totale fancazzismo. D’altronde non ci si poteva affaticare prima della prestazione domenicale!

Completata con successo anche la seconda parte della giornata, la serata “pre-gara” ha seguito i ritmi dettati da chi di queste cose è esperta: overtour a base di un abbondate aperitivo a base di Spritz – sapientemente preparato e altrettanto sapientemente ingollato, main d’oevre composto da coppia di pasta con condimento casalingo (d’altronde i carboidratit sono d’obbligo) il tutto condito da chiacchiere, battute, e risate ma con l’imperativo categorico di “essere il giorno successivo pronte in auto per le 6:20”!!!

E così fu! Sempre nel rispetto del motto: “ognuno si organizzi come crede, ma l’orario deve essere rispettato”

Nel buio del mattino, nella Piazza del Duomo di Pietrasanta iniziava la nostra #FTM che ci ha portato fino a Lucca. Non so come definirla, non è solo una maratona, non è un pellegrinaggio, non è solo una camminata, ma per me è stata una lunga giornata passata in allegra condivisione di un’esperienza che ci ha legato e portato attraverso strade, sentieri, salite, discese, prati, borghi, città in cui ci siamo accompagnate, distanziate, ricompattate, sostenute fino al termine.

Un gruppetto arancione in mezzo alla marea gialla delle magliette ufficiali; un gruppetto presente in ogni ristoro per una foto ricorso; un gruppetto canoro esibitosi dopo il 35°km per ammazzare il tempo e mantenere alto lo spirito; un gruppetto arancione il cui nome della società non ha mancato di attirare la consueta attenzione dei più; noi un gruppetto di Orange Girls con una sola missione: esserci e divertirsi.

Così, ancora una volta stanche, un po’ acciaccate, ma tutte soddisfatte, ci siamo ritrovate a brindare e festeggiare questa domenica un po’ diversa, per un fine settimana da ricordare ognuno a modo suo.

Per quanto mi riguarda non vedo l’ora di passare un altro week end così…magrai sognando una Franchigena autogestita.

Alla prossima.

Francesca