Pontida. Giuro: la rifaccio

41095530480_7cb1647714_hQuesta data me la sono già segnata in agenda. L’anno prossimo spero di rifarla. Bello il percorso, idem i panorami, ottima l’organizzazione, notevole il pranzo, e, come sempre, super la compagnia.

Entriamo nei dettagli: partenza alle 7 dal piazzale della stazione. Una oretta e mezza di corriera e per le otto e mezza siamo a Pontida. Ci fanno posteggiare il torpedone dove è possibile e il nostro presidente, come fa ogni IVV, si incazza perché vorrebbe arrivare con i mezzi sotto il gonfiabile della partenza.

Inutile dirgli che quando andiamo in scooter passi, ma quando arriviamo con il pullman non possiamo posteggiare alla c…. di cane.

Quindi facciamo quei 4 passi che ci portano alla partenza con il nostro presidente imbronciato, intenzionato a dirgliene 4 all’ignaro organizzatore della IVV che non aveva pensato a tenerci la strada sgombra ed un posto riservato in prima fila.

Quando ci vedono ci accolgono con sincero piacere e ci mettono a disposizione un appartamento per lasciare le nostre borse.  Sono veramente carini ed allora anche il truce Mimmo si smolla.

42004958795_efc98954ef_hSi parte per i diversi percorsi di 6, 11,15 o 20 km. Sono tutti in salita ed in discesa, pianura poca, i panorami sono veramente belli, con scorci che ricordano le colline toscane. Io ho la fortuna di correre con un Viagra in ottima forma che ai ristori fa il solito cinema facendo ridere tutte le bergamasche che troviamo.

Alla fine dopo una ultima salita a 20 gradi tagliamo il traguardo stanchi ma contenti.

La tavolata è su una terrazza affacciata sulla valle,  il pranzo è veramente buono (antipasto+ 2 primi + 2 secondi + dolce + passito + caffe + liquore alla liquirizia) ed i vini sono ancora meglio.

Alle 4 risaliamo sul torpedone, una veloce visita alla chiesa di Pontida, con qualcuno di noi che ha cercato di entrare nella zona di clausura, ed è stato beccato e redarguito.
Alle 6 eravamo a casa.

Unico difetto di questa bella giornata è che la coppa che ci hanno dato (ottavo gruppo) non possiamo ne mangiarla ne berla, ed allora la abbiamo data al Viagra per fargli fare la figura del ganassa con i suoi vicini di casa.

Ricordiamoci per l’anno prossimo di chiedere in anticipo di premiarci con un bel cesto gastronomico, che sappiamo come apprezzarlo.
Frank!

Le foto di Giuli

 Le foto di Alberto Rossi  (clicca sull’immagine)
rossi

 

 

 

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