IL GIORNO PIU’ BELLO DELL’ANNO

no,non è il giorno dell’Aranciolona, …..è il giorno prima!

Chiedete pure conferma al tradizionale team dei partecipanti alla “posa in opera “dei cartelli lungo il percorso di gara costituito dal prode Giorgio 49,dal mitico Pez ,dal neo pensionato Frank Fogliani ,dal neofita Franco Rocca(in sostituzione del desaparecido Beniamino) coordinati “ca va sans dire” dall’ossidabile Coach.

6 ore di bicicletta per percorrere i 22 Km del percorso (togliendo l’ora di meritata sosta per il pranzo,fa una media di quasi 4 Km ora !)per collocare i quasi 100 cartelli su alberi,pali ,cancellate e muri con un arsenale di strumenti e materiali ,:sparachiodi,rotoli di scotch adesivi,forbici ,coltellini svizzeri,spaghi,bindelle bicolori,polvere di gesso e in casi estremi puntine da disegno e stringhe.

Praticamente significa salire e scendere dalle bike per + di 100 volte mettendo a dura prova una serie di muscoli che non vengono utilizzati nella corsa e nel ciclismo e possono creare seri problemi di crampi notturni (ovviamente solo a me ! dato che tutti gli altri hanno prudentemente utilizzato come antidoto il vino rosso delle Balzarine)

Veniamo alla cronaca

Partenza puntualmente in ritardo alle 9 e 30,come vogliono le regole non scritte del ns. gruppo, con Giorgio automunito per via dei cartelli più voluminosi intrasportabili negli zainetti e gli altri 4 in mountain bike.

Da subito si instaura una gara per l’aggiudicazione della storica sparachiodi dell’Amedeo ,in quanto strumento + idoneo e soprattutto + gratificante per chi lo manovra ;Frank,convincendo gli altri di una sua presunta superiore abilità , riesce ad accaparrarsela e impugnandola al contrario cerca di fissare il cartello del 1° km

Ormai non abbiamo + bisogno del contachilometri o del Gps per segnare il chilometraggio dato che ogni piega del percorso è impressa nella ns. mente in modo indelebile,almeno fino alle Balzarine dato che l’antidoto anti crampi comporta un misto di momentanea euforia /amnesia subito dopo il pranzo.

Lamentandosi del cattivo funzionamento Frank spara alcuni rabbiosi colpi e per fortuna stavolta(gli era già successo a militare) riesce a schivare i chiodi fuoriusciti dall’attrezzo e correttamente indirizzati verso il suo addome ;quindi dietro suggerimento del Rocca (che fa l’odontotecnico)riesce a capovolgere l’arnese e a fissare il primo cartello. Da quel momento non ha più problemi !!

Al secondo chilometro il Pez si toglie il casco e ci mostra con orgoglio una fluente capigliatura biondo platino :”che bello sentire il vento che ti scompiglia i capelli”

Arriviamo al cantiere Pedemontana dopo circa 2 ore dato che ogni cartello o freccia da piazzare richiede una sorta di “votazione primaria” tra i quattro per decidere la posizione migliore e il modo di attaccarlo :ovviamente quattro pareri diversi .

Al 4° Km il primo problema :l’ingresso al cantiere sembrava precluso, dato che il cancello era chiuso da un lucchetto con catena ,ma I nostri eroi con l’aiuto di una volonterosa vicina di casa contattavano i tecnici del cantiere e scoprivano l’arcano : era tutto finto!

Si prosegue dentro al cantiere e all’uscita il sentiero di collegamento con il percorso risulta bloccato da una rete metallica :i quattro non si arrendono e fermano un’auto dell’Impresa Pedemontana spiegando il problema e gli accordi intercorsi con i “massimi capi della Impresa” : il volonteroso tecnico chiama al telefono un referente il quale sua volta ne chiama un altro,e un altro ancora per arrivare finalmente all’addetto alle cesoie che in un minuto libera il passaggio

Grazie !

Considerazione :l’Italia è un Paese di specialisti..

Arriviamo al Ristoro dei Calimali e siamo al 6° km :qualcuno comincia ad avere fame quindi mandiamo il Giorgio a prenotare alle Balzarine e telefoniamo al Cobra di raggiungerci verso le tredici.

Si continua il giro e Frank (si vocifera che abbia eseguito un suggerimento imperativo del Presi ) si dà un gran da fare per piazzare centinaia di metri di bindella bianca e rossa per togliere qualsiasi dubbio ai corridori dell’indomani sul tracciato del percorso trasformando il bosco in un colorato viale carnevalesco(ma è il periodo giusto!)

Arriviamo all’ agognato agriturismo delle Balzarine quasi puntuali e ci riuniamo agli altri.

Salto la descrizione del pranzo che peraltro ha riscosso notevoli consensi tra i partecipanti non solo per il cibo e il beveraggio ,ma anche per la “solita” disponibilità dei gestori

..e si riparte :chi prima (io e Pez) chi dopo (i due Frank ),chi in auto (Giorgio)ma tutti insieme arriviamo al Gerbone verso le cinque chi con gli zaini vuoti(io e Pez)chi con la pancia piena (i due Frank)

Tutti stanchi (tanto) tutti contenti(tantissimo )

Alla prossima !
Ghido

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