Kenya Run fo Expo, 10 Settembre 2015 – Corsa UNICA

Come avrei potuto farmi sfuggire una corsa così?

  • Prima corsa organizzata in un’Esposizione Universale
  • Location d’eccezione: questo luogo, dopo il 31 ottobre 2015, non esisterà più così come lo conosciamo oggi
  • Presenza di campioni kenioti, mescolati tra i comuni podisti
  • Distanza fattibile, per una corsa veloce dopo il periodo estivo
  • Voglia di divertirsi e godersi una tracciato che rimarrà unico
  • Infine, lavorando per Expo 2015, non sarei potuta mancare

Chi la vuole fare con me? L’indefesso Vale fa girare la solita mail a tutti gli arancioni, io faccio un breve sondaggio tra i vespisti e i partecipanti del martedì del Coach, ma gli impegni per questo fine settimana sono troppi e molti hanno già aderito ad altre iniziative, ciò nonostante io e il Rocca ci iscriviamo, scoprendo poi che altri 3 di P&C sono presenti.
Circa 800 runners sono presenti alla partenza, alcune facce note, molte maglie di società conosciute e tanti corridori veri. Io e Franco siamo lì per godercela e divertirci, per vedere da vicino le stelle internazionali e nazionali della corsa su strada. L’attesa per la partenza la spendiamo bigellonando nella zona dell’organizzazione tra foto, cazzeggio e chiacchiere, fino a quando decidiamo di fare un po’ di riscaldamento pre-gara.
Nessun obiettivo di tempo, solo la voglia di godersi la corsa, l’atmosfera e il panorama.. oggi Expo è strapieno, il Decumano è stato transennato per il passaggio della gara, e molte persone si affollano ai lati del percorso.
Partiamo e subito passiamo attraverso questo folla che ci incita, mescolando il tifo con la musica, i suoni e le voci che provengono da tutti padiglioni; il crepuscolo scende e all’uscita dalle tende del Decumano ci troviamo nell’oscurità della sera e nel silenzio del percorso, che costeggia tutto il sito, dove le presenze dei supporter sono ridotte. Le luci e i suoi arrivano e accompagnano, attutiti, la mia corsa. Il sito lo conosco bene e guardando in alto trovo i punti di riferimento. Il mio passo è controllato, voglio arrivare in fondo senza troppa fatica, così più o meno dal 7mo chilometro corro affiancata con un arancione (il cui nome ho scoperto solo oggi spulciando la classica – Luca Nassi) senza dirci una parola ma proseguendo appaiati. Al 9 km, ritorniamo nel Decumano, mi prende un po’ di ansia e di emozione, mollo un po’ l’andatura e a questo punto sollecito il mio compagno a non farsi problemi e ad andare, ma alla fine arriviamo insieme al traguardo e a quel gonfiabile posto davanti al Padiglione del Kenya.
Qualche secondo e siamo arrivati tutti. Per la prima volta non voglio perdermi la medaglia di questa corsa, perché anche se lo vorrò, non potrò più correrla. Ritiro questo cimelio e poi via. ci dobbiamo cambiare velocemente perché la cena con gli amici è stata organizzata in Corea e di strada da fare ne abbiamo.
Mi è piaciuto, tutto è stato organizzato bene e chissà se per Expo 2020 a Dubai si possa pianificare una trasferta per la seconda edizione?
Francesca

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