La leggenda del capriolo immaginario

Ormai da tre anni un gruppo sempre più numeroso di podisti cazzeggiatori ha scelto come meta delle proprie vacanze estive il luogo ameno (nel senso che è poco noto ai più)di Lignano Sabbiadoro (in zona Pineta), dove i coniugi Cobra hanno stabilito la loro residenza estiva (non a caso come la squadra nazionale giamaicana di atletica).
Corsette mattutine lungo il Tagliamento che è un fiume decisamente “sanguinoso” , lunghe nuotate “fino alla boa”, agguerrite sfide a burraco in spiaggia e serate fatte di concerti in piazza, aperitivi sulla riva del mare e ,per chiudere in bellezza , solenni mangiate a base di pesce nei pittoreschi ristoranti locali, dove il gruppo consumava religiosamente in silenzio rombi alla griglia(che per definizione è un pesce decisamente rumoroso) i dentici al forno(che sono pesci tutti uguali ), salmoni al vapore (grossi pesci senza vita cucinati da Caccia Service) innaffiati dal prosecco friulano doc!
… Ma veniamo al titolo …
Come è noto chi scrive più che di ricette si intende di sentieri, lungo i quali non è raro fare interessanti incontri con gli abitanti del bosco : così mi era già capitato di avvistare una astutissima volpe sulle colline di Comabbio, un regale cervo a Milano Marittima (che è in comune di Cervia), un elfo verde nei boschi di Crenna e qui a Lignano uno splendido capriolo!
Ora il Coach, per definizione, sta davanti agli altri runners e l’animale, alla vista del vociante gruppo di P&C, spesso si dilegua nella boscaglia consentendo la “visione ” solo al primo della fila.
E così, con totale mancanza di rispetto per il mio ruolo, sono stato tacciato di “Frode capriolina”, accusato addirittura di avere pagato un turista tedesco per allestire un patetico travestimento!
A nulla sono valse le prove portate a mio favore costituite dalle foto delle impronte dell’animale lasciate sulla sabbia (non ci crederete ma portava delle infradito )o il menù di un noto ristorante locale che riportava come piatto del giorno il “capriolo in salmì”.
Un duro colpo alla mia autostima tale da indurmi a rassegnare le dimissioni da “Coach” … ma poi come fareste senza ? …

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