Il Passatore dall’altra parte

100 Km del Passatore – Firenze / Faenza

Non è stato facile trattenere la commozione, in compenso è stato semplicissimo provare e condividere la loro felicità contagiosa.
Comunque, in questo momento, il pensiero ed il sorriso più affettuoso vanno a Roberto, naturalmente.

Complimenti vivissimi a tutti i 10 Arancioni del Passatore per il coraggio, la tenacia e la proverbiale allegria (P&C) con la quale hanno affrontato la loro “meravigliosa idea in testa”.   Troppo bravi, da ammirare!

Mi porto a casa un bel ricordo di questa avventura vissuta “dall’altra parte”, un piccolo scrigno di emozioni ed umanità condivisi con gli altri sette “assistenti” – Cinzia, Paola, Simone, Francesco (De Palo), Davide, Alberto, Luca – che hanno tifato, incitato e coccolato con me, non solo i nostri 10 amici ma tutti i podisti che ci sono sfilati davanti, di giorno e di notte.

Sono tante le immagini che fanno capolino nei miei ricordi, da Firenze a Faenza.

La tensione, intensa e visibile di coloro che indossavano il pettorale in attesa della partenza, una tensione mascherata da sorrisini tirati e da qualche battuta ironica per stemperare l’agitazione.
L’euforia  della partenza, straripante e gioiosa,  la condivisione tangibile del loro grande sogno che si avverava.
La soddisfazione e la consapevolezza di esserci, di essere arrivati alla prima tappa di Borgo San Lorenzo dopo 32 km di corsa sotto il sole cocente, stanchi ma ancora pieni di energia , di volontà, di certezze, di gioia nel farsi avvolgere dal tifo chiassoso, simpatico e riconoscente ai bordi della strada.
La trepidazione ed il sollievo di essere giunti in cima alla Colla al 48° Km,  al termine della durissima salita dopo essere passati dal caldo cocente dei 30 gradi della partenza ai brividi degli 11 gradi in vetta.
Il dubbio ed i primi timori inconsci per una lunga notte ancora da attraversare con le gambe già doloranti.
La gioia indescrivibile del traguardo, bellissima, manifestata con innocenza ognuno mettendo inconsciamente a nudo il proprio carattere.
Ho visto infatti sorrisi appena accennati di timidezza;   visi stravolti dalla stanchezza rigati da copiose lacrime di gioia;   braccia esperte alzate con contenuta soddisfazione per aver conquistato  “l’ennesimo” Passatore … forse mettendoci qualche “minuto” in più del previsto;   gambe deformate dai crampi che a stento sorreggevano volti increduli e sfiniti;   bellissimi sorrisi a 32 denti di sereno appagamento ed assoluta felicità ;   mani gesticolate con violenza, urlando parolacce ed insulti di soddisfazione per l’impresa eroica … come se questa corsa fosse l’unico attestato in vita per convincersi di essere un uomo con le palle;   bellissime coppie guardarsi negli occhi , mano nella mano, per fissare quell’attimo di assoluta intimità, come se tutto il frastuono intorno a loro non esistesse.
Qualcuno si è sdraiato in terra per baciare il tappeto rosso del traguardo … senza più riuscire ad alzarsi se non con l’aiuto del personale di servizio;  altri  urlavano esaltati e felici toccando con un salto il cronometro posto in alto sul cornicione dell’arrivo.
Gioia, dolore, felicità, conforto per chi non aveva potuto concludere la corsa per infortunio o per un malore.

Sono tantissime le immagini che mi porto via da questo weekend.

Ma gli attimi più intensi li ho vissuti di notte, con i miei compagni “assistenti” al 70°/80°/90° km, ai bordi della strada buia e deserta, in attesa di vedere apparire sullo sfondo  le lucine delle lampade frontali, come lucciole nei campi.
In quei momenti non c’erano parole che potevano essere d’aiuto o di conforto a quegli appassionati distrutti dalla fatica:   da podista amatore era semplice capirlo.
Eppure bastava regalare loro uno sguardo, un gesto di approvazione, una carezza sulla spalla, un “bravo/a” sussurrato sottovoce, applaudendo silenziosamente con discrezione … ed ognuno di loro si illuminava per un attimo come poteva:  con un sorriso, con un cenno di assenso, un grazie solo accennato per lo sforzo immane, uno sguardo dolce per alcuni, grintoso e compiaciuto per altri.

Emozioni purissime! … per dirla alla Battisti, almeno per me.

Non so quanti di loro sono giunti al traguardo ma in ogni caso, dopo averlo vissuto “dall’altra parte”, sono sempre più convinto che arrivare o no a Faenza non fosse la cosa più importante.
L’esperienza di questo weekend infatti, mi ha definitivamente confermato il pensiero che avevo su questa manifestazione podistica.
In ogni caso, sono convinto che tutti i partecipanti del Passatore si siano regalati una indimenticabile e meravigliosa emozione da custodire nei loro ricordi più belli.

Complimenti dunque ai nostri fantastici 10 Arancioni:  Roberto, Valter, Paola, Vigo, Francesco (DeDiavolis), Claudio, Mire, Niko, Ezio e Luigi.
Ci avete fatto sognare!
Grazie!!

Naturalmente ringrazio anche i simpaticissimi “colleghi”  Cinzia, Paola, Simone, Francesco, Davide, Alberto e Luca che hanno condiviso con me il bellissimo weekend.
Un ringraziamento particolare ad Alberto che  si è prodigato giorno e notte scattando più di mille fotografie che presto saranno disponibili in rete per voi.
Appena possibile monterò anche le clip che ho girato con una telecamerina  e posterò il video sul web ( sempre se ne sarò capace).

Nel frattempo, cari soci ma soprattutto carissime socie, vi aspettiamo giovedì sera in sede gerbone per brindare e festeggiare i nostri 10 incredibili “Passatori”!
:o)

Mimmo                                                                     la classifica degli Arancioni

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Comments

1 commento
  1. posted by
    Ezio Pozzi
    Mag 31, 2017

    Ciao cazzeggiatori e podisti,
    concedetemi su queste pagine qualche parola sulla 100 km del passatore e non solo!
    Credo che solo dopo qualche giorno si fissano nella mente i ricordi e si assaporano meglio le fatiche della “100 km del passatore”; almeno per me è stato così! Ci si ricorda di tutti i passi fatti, metro dopo metro, delle fatiche e delle gioie, delle emozioni che ci hanno accompagnato fino al traguardo di Faenza; insomma, permettetemi, si sente una sorta di felicità interiore che non ha paragoni!
    E magari inizia un nuovo “viaggio interiore” ed il morbo del passatore inizia a farsi strada e a farci pensare “… nel 2018??? Perché no”!!!
    Come sapete frequento poco la “sede” ma in quelle poche volte ho sempre pensato che P&C NON E’ una semplice e asettica società di podismo MA è un gruppo di amici e di persone che condividono idee, sogni, divertimento, sport, serenità e ovviamente “il cazzeggio”.
    Per questo voglio ringraziare INDISTINTAMENTE tutti* quelli che mi hanno “accolto e sostenuto” nei miei “primi 100 km“,… prima ,durante e dopo!
    Quando meno te lo aspetti ecco che spunta “UN ARANCIONE” sempre pronto a regalare un sorriso, una parola, un incitamento con un entusiasmo impagabile facendoti sentire “parte della squadra”…a qualsiasi ora, in qualsiasi posto!
    Grazie ancora a tutti del vostro sostegno e della vostra passione e di avermi permesso di condividere con voi questa splendida corsa con le sue fantastiche emozioni.
    Ci vediamo lungo le strade del mondo……

    Ezio

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