Lepiota procera

…. e io professionista serio, il sabato precedente l’Ysangarda 2011non sono uscito , ho fatto venire a casa gli amici !!(cosi’ la coscienza e’ a posto). E con loro ho tirato tardi, pero’ facendo il carico di carboidrati sotto forma di pizza, e di bonarda ( non so’ se l’apporto di carboidrati e’ il medesimo, ma so’ che e’ ottima!!!). Verso le undici ero gia’ sotto le coperte quando ricevo la telefonata del Fido Micio Marzio, che dava la sua adesione in estremis alla manifestazione Biellese. La sua presenza e’ sempre gradita poiche’ alza il tasso tecnico della gara!! La macchinata domenicale era cosi composta da soli sei agguerriti personaggi, da una parte il Fido,il Gamberalex ed il sottoscritto, dall’altra il Presi ,il GF e il prode Nicola.Dopo le manifestazioni di rito i due mezzi hanno preso la strada delle colline Biellesi, durante il tragitto un curioso episodio dava la proiezione della domenica li da venire. La prima auto ,con una repentina sterzata,si riportava sul percorso giusto Nell’auto che seguiva (la nostra) questa decisa sterzata dava l’impressione che il mezzo si dovesse dividere verticalmente al senso di marcia, mandando il Presi verso il lago d’Orta e gli altri due verso la destinazione finale. Destinazione raggiunta dopo aver gustato un’ottimo caffe’ presso un accogliente autogrill ,dove una solerte commessa dello stesso, faceva notare gentilmente ai vostri amici di aver dimenticato la porta aperta. E all’urlo ” la poooorta”, detto con una grinta che neanche un Rottweiler appena castrato puo sostenere, siamo stati accolti all’interno del simpatico locale, rimandando il sonno con l’aiuto della caffeina. Nulla in confronto alla solerte organizzazione che ci avrebbe accolto alla consegna dei pettorali. Dovete sapere che era possibile fare una preiscrizione telematica alla gara ,cosi’ da velocizzare il lavoro di noi atleti( atleti,si fa per dire) e il compito degli addetti all’operazione. Cosi’ i due che avevano usato il moderno metodo si posizionavano nella confusa e statica fila degli Internauti, mentre i meno previdenti sbrigavano celermente le operazioni di iscrizione. Voi capite che dopo il Rotwailer castrato e questo nuovo inghippo la domenica poteva caricarsi di tensioni non gradite. Ma noi Orange abbiamo il dono di buttare alle spalle tutti questi ostacoli, cosi’ appena lo starter ha dato il via, il nostro pensiero e’ stato unicamente quello di godere della giornata di corsa tra boschi dell’altopiano della Baraggia. I primi kilometri sono passati in compagnia di altri atleti iscritti a svariate societa’, tra queste si faceva notare la squadra degli “AMICI DEL CICLO”. In effetti, pensavo tra uno sbuffo e l’altro, un nome impegnativo che puo’ dare adito a disguidi, se la casacca societaria viene indossata da delle signore!!!!! Ma dopo la prima impegnativa salita, questi pensieri profondi davano spazio solamente al piacere di apprezzare i colori dell’ autunno che solo la natura sa miscelare. Come sempre quando si corre in compagnia del fido micio Marzio piu che il mal di gambe si soffre di male alle ganasce, visto che il valent’uomo dispensa sagaci battute praticamente una ogni cento metri. Il Presi,il GF e l’invincibile Nico non li abbiamo visti piu’ fin da subito(non che li abbiamo staccati noi, si sono volatizzati loro, avendo una marcia in piu’…. Sigh) mentre Gamberalex ci onorava della sua scorta fino al decimo kilometro.Appena siamo rimasti soli il fido ed io abbiamo preso il ritmo che contradistingue, praticamente….. due passeggiatrici!!! Pero’ la velocita’ di crociera piu’ blanda faceva si’ che il micologo compagno di avventure stanava un pregevole esemplare di fungo. Facevo notare al’esperto, gia’ pronto ad estirpare il tesoro scoperto, che non potevamo portare con noi il prelibato fungo, poiche’ il mio zainetto di dimensioni ridotte era gia pieno di generi di sopravvivenza ( parolone per dire che conteneva due barrette i pastiglioni di sali e un litrozzo di acqua!!) in verita’ non conoscendo le regole locali per la raccolta nei boschi non volevo incorrere nelle ire di qualche guardiaparco. Cosi per distrarre il raccoglitor cortese facevo notare la presenza nel folto del bosco di un nutrito gruppi di persone, avvicinandoci a questi abbiamo scoperto che era in atto una visita guidata ,con regolare cicerone, alle bellezze arboricole del posto. Cosi’ per alcuni minuti abbiamo seguito la lezione , pero’ per sentire meglio la spiegazione ci allontanavamo dal percoso della corsa inducendo altri partecipanti alla gara a seguirci e a deviare dal percorso originale, creando confusione nella direzione esatta da tenere. Cosi’ un runner assetato chiedeva a noi se quel gruppo di persone rappresentavano un rifornimento dell’organizzazione. Dopo aver indirizzato il tapino nella direzione esatta ,e per non incorrere nelle ire di qualche altro iscritto decidevamo di riprendere la performance e al grido “seguiamo la corsa vah!” di Marzio abbiamo ripreso a correre. Da li fino all’arrivo abbiamo anche battagliato con altri tre runners ,tra cui si distingueva un simpatico signore del tempo che fu’. L’eta’ del soggetto incuriosiva il mio compare che con un escamotage si faceva confidare gli anni del medesimo. Alla domanda del fido l’uomo rispondeva “quanti anni mi dai”, e li il fido si esponeva con ” ma io direi 76″ . Sbagliato…. il valent’uomo con qualche rammarico, svelava la sua giusta eta’ che era di 73. Comunque 73 o76 le primavere del soggetto erano di sprono a Marzio e al sottoscritto che assolutamente non volevano giungere alle spalle del settantatreenne. Cosi’ raccogliendo le ultime forze galoppavamo nitrendo verso l’arrivo, che raggiungevamo UDITE UDITE ben trentacinque minuti prima dell’edizione 2010. Ho una teoria riguardo al miglioramento cronometrico, forse i funghi emanavano miasmi dopanti oppure l’anno scorso eravamo veramente bolsi!!! Non mi spiego nemmeno come abbia potuto ottenere un tempo migliore visto anche tutti gli stop dovuti al bisogno naturale.In effetti per la prima volta ho indossato il famoso “camelbag” che e’ semplicemente uno zainetto con all’interno una piccola otre di plastica contente un litro d’acqua. Il problema di questo manufatto e’ che l’acqua correndo si muove a destra e a manca creando un fastidioso sciabordio. L’unica soluzione adottata dal sottoscritto e’ stata di bere spesso brevi sorsi per alleggerire il fastidioso rimestolio sulle spalle. Peccato che il rimestolio cosi’ si trasferiva dalla vescica artificiale alla vescica naturale,costringendo il datore della stessa a frequenti soste liberatorie. Comunque la giornata ,come sempre, e’ finita con le gambe sotto il tavolo e i calici levati a sorseggiar birra che accompagnava una degnissima pasta al sugo. Ciao P.S si maligna che l’adesione in estremis alla gara del prode Marzio e’ stata consigliata al medesimo non da un ritrovato entusiasmo giovanile ma bensi’ da una ben piu’ tenera ruga femminile.!!!!