Mezza di Marrakech

Semi Marathon Internationale de Marrakech, che bello un’altra possibilità di correre all’estero e, per la prima volta, in Africa. Non ci sono dubbi, si va!
Peccato che dal giorno dell’iscrizione al giorno della corsa una fastidiosa fascite mi abbia tenuto compagnia, così la mia preparazione mielino-based è stata accantonata a favore di un’allenamento alla “vediamo di finirla”.
Ecco le premesse.
Prospetto al mio socio (podisticamente parlando) Rocca, di correrla tranquillamente per godere la città e il panorama che troveremo, con un ritmo utile ad arrivare in fondo senza problemi (o almeno con meno traumi possibili).
Le attività preparatorie alla corsa sono programmate in modo tale da poter essere stravolte e riviste alla “maniera-orange”.
Per il ritiro dei pettorali ringrazio Sara e Gabriella che hanno sbrigato questa incombenza per tutto il gruppo, lasciandomi la possibilità di girare tutto il sabato per Marrakech con la mia famigoia e gli arancioni del gruppo.
Per il trasferimento riad-partenza, grazie al taxista che comodamente ci ha accompagnati fino al punto di incontro tutti gli arancioni.
Grazie a Mennix, Luciana, Antonietta, Annalisa e a chi mi sto dimenticando, per avermi tenuto in custodia la borsa con il cambio. Incredibile, ma sembra che in questa manifestazione non ci fosse un deposito borse!!!
Grazie a tutti i podisti, orange e non, con cui ho avuto modo di scambiare qualche chiacchiera (in tutte le lingue del mondo) prima, durante e a fine corsa, e con cui ho scattato qualche foto. Io e Anna G. rimarremo impresse in selfie marocchini, francesi e chissà di quale altra nazione.
Un grazie particolare va a tutte quelle persone che, inaspettatamente, si sono trovate ai bordi dei lunghi viali rossi, e che con entusiasmo hanno sostenuto e tifato tutti i partecipanti alla corsa, dai bambini che chiedevano di battere il cinque, alle donne velate che hanno battuto senza imbarazzo la mia mano allungata a chiedere un sostegno, ai ripetuto “Bravo! Bon courage” che mi hanno accompagnato per tanti chilometri. Una partecipazione sorprendente, sia perché non attesa, ma anche perché carica di energia. Energia che ho ritrovato in tutte quelle ragazze mussulmane che, con solo viso e mani scoperte, hanno affrontato questa manifestazione. Una sorpresa e tanta emozione.
Un ringraziamento a tutti gli amici PeC che hanno partecipato e con cui mi sono ritrovata a scambiare le emozioni del prima e soprattutto del dopo, il durante è un fatto a sé, ognuno ha la sua velocità e il suo passo.
Infine un grazie al mio socio di corsa, che caparbiamente (secondo me ne aveva di più) è stato con me per tutti i 21.097 mt di questa corsa africana. a buon rendere a ritmi più sostenuti!!

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