Ho sempre pensato che l’unica Arrancabirra fatta fosse stata la “corsa” più dura e avventurosa sostenuta, ma dopo il Vigezzo Trail ho sicuramente cambiato idea!
La filosofia è sempre quella: cercare e provare corse nuove e, se si tratta di trail o corse in mezzo alla natura, provare a coinvolgere sempre più Arancioni. Ovviamente questa ricerca limita la selezione a proposte che “corribili” e apprezzabili da chi, come me, è un’estimatrice di queste offerte, ma non è propriamente uno stambecco!! Si tratta di trovare con una lunghezza accettabile: al massimo 20/25km; un dislivello positivo minore di D+ 1500; una distanza da Busto da consentire la trasferta in giornata; e costi di iscrizioni ragionevoli (o addirittura contenuti).
La prima edizione del Vigezzo Trail, sulla carta aveva tutte queste caratteristiche!
Un giro di whatsapp tra gli arancioni “più disponibili”, un po’ di propaganda esplicita (grazie alle mail del mitico Re de Roma) e una più strisciante (passa parola durante le IVV), ecco che domenica mattina alla partenza ci troviamo in un bel gruppetto di audaci e inconsapevoli sperimentatore.
Le ultime indicazioni per la corsa recitano la necessità di giacca vento, riserva idrica e incremento della distanza da coprire, non più 17km ma 18km500, ma il meteo di questo luglio “novembrino” dà sole (o almeno niente pioggia né brutto tempo) e quindi si parte con un buon ottimismo.
Un viaggio tranquillo ci porta fino al punto di partenza ai piedi del Santuario della Madonna del Sangue di Re, lì dove troviamo nell’ordine: Marzio ad aspettarci, il pettorale, il pacco gara (con maglietta tecnica inclusa), i bagni disponibili per tutti, un baretto per il caffè, il punto di partenza e l’allestimento degli Alpini per il ristorante finale.
Giusto il tempo di sbrigare quelle urgenze minimali ed ecco che arrivano le 9, il briefing pre corsa si perde nel chiacchiericcio generale – e poi, a cosa servono queste indicazioni? Meglio non sapere cosa ci aspetta..si parte.
I primi chilometri sono subito in salita, lasciamo quasi subito la strada e si continua a salire, poi i boschi in un single-track con scarpata sulla sinistra, poi le mie registrazioni si perdono e quello che ora ricordo sono tratti di camminata e corsa trotterellante fino al primo ristoro e poi salite infinte con una pendenza verticali. I paesaggi sono fantastici, il clima è ottimale, la compagnia serena, l’organizzazione perfetta, ciò non di meno inizio a pensare che il termine TRAIL non si addica a questa corsa. Si arriva all’ultimo ristoro in vetta, una panoramica sulle montagne e sulla valle, uno spiazzo verde, lo sguardo che si perde e poi si infrange sull’ultima ascesa per arrivare a 1973 mt di altezza. E se la salita è dura e mai più finita, la discesa è da urlo, o meglio sono le mie gambe e le mie caviglie che non smettono di gridare vendetta, e i miei sensi sono tutti tesi a capire dove mettere i piedi per non cadere. Sono passate quasi 3ore e mezza, non mi pare di essere molto vicino anche se sui sentieri si incontrano persone in gita, poi finalmente da lontano si sentono le voci dello speaker, forse manca poco, sto attraversando un paese e dando fondo alle ultime energie, inizio a correre e non mi fermo neanche sul pavé della mulattiera che scende verso l’arrivo. Vedo il Santuario, è finita, ultimo strappo e ultimo sforzo. Anche questa è conclusa.
Dopo il traguardo c’è Gabriellula seduta ad aspettare, con il cesto vinto come secondo gruppo più numeroso.. Piccole soddisfazioni mangerecce divise – democraticamente – tra i partecipanti arancioni. Poco alla volta arriviamo tutti: Bruno 0.5, Vigo, Cesare, Batman, Zoe, Mire, Bibo, CinCin, Claudia, Stefano, Marzio, Tizzi, Emilia (in ordine sparso per i dettagli vedasi la classifica) stravolti, provati ma stranamente soddisfatti di questa “escursione”, che non possiamo chiamare corsa, ma che si è conclusa con un bel terzo tempo diviso tra docce, ristoro, panini con salame, maialino sardo, birra alla spina e birra a caduta.
Telefono a casa, la mia previsione era: spendo 2 ore per questi 17km, un po’ di cazzeggio e torno…alla fine i km erano 20,3K e il mio tempo 4ore e 33 min!! E a questo non aggiungo altro che un GRAZIE a tutti i miei compagni P&C.
Mammarathon
ndr: le foto degli Arancioni by Bruno 0,5 al – Vigezzo Trail