Ecco come il nostro GIUSEPPE (PEPPINO) PITTALA’, noto anche come IL BIONICO, vive la sua passione per la corsa. E come la immagina, quando tutto questo sarà finito.
Mi presento, mi chiamo Giuseppe Pittalà ma semplicemente Peppino (over 70)
Provo ad immaginare a modo mio partendo dal dopo, come sarà la vita del podista nel prossimo futuro, non indico una data perché allo stato attuale è difficile dire quando potrà esserci la prima gara dopo questa pandemia: diciamo appena possibile, ma nemmeno so se al sottoscritto sarà data questa possibilità vista la mia data di nascita.
Comincio dal pettorale di gara che non sarà ritirato il mattino della gara facendo la fila ma verrà spedito a casa via e mail o posta ordinaria e ognuno lo potrà stampare, non ci saranno spogliatoi, deposito borse e docce ma ognuno si arrangerà come meglio crede.
Partenza: non ci sarà la classica ammucchiata ma sarà scaglionata a blocchi (numero a caso) 100 atleti distanziati di cinque minuti da un blocco all’altro e ci saranno anche dei varchi da 1,5 mt segnati con il classico nastro colorato per impedire il contatto e stare almeno un metro dalla persona che precede. Quindi niente mano morta se c’è davanti un bella ragazza, (scherzo)
Ristori: non ce ne saranno, ognuno dovrà provvedere in autonomia con borraccia, bottiglia o quello che vuole, no doping naturalmente, all’arrivo daranno un sacchetto ad ognuno per evitare ogni assembramento, e così potremo tornare a misurare la strada non con il GPS ma con i passi, con il fiato, con le sensazioni che ognuno di noi prova, e poi tutti a casa felici e contenti, almeno si spera.
Ma in attesa che tutto questo accada vediamo il presente, come viviamo questi giorni di arresti domiciliari, perché tali sono: di sicuro con angoscia, paura, (e perché no) incertezza. Nessuno credo possa dire quanto può durare questa situazione, questo vale per tutti , mentre in particolare per i cosiddetti malati della corsa e in generale per tutti coloro che praticano sport, il problema è come allenarsi: credo che ognuno si arrangi come può, visto che ci è stato impedito per decreto e -peggio ancora- dall’opinione pubblica: sembra che siamo noi gli unici responsabili di quello che sta succedendo.
Per quanto mi riguarda, io abito in condominio quindi cerco di adattarmi sfruttando scale, giardino interno e scivolo box.
Bene, se siete riusciti a leggere fin qui siete dei veri maratoneti.
In attesa della prossima corsa vi abbraccio tutti virtualmente.
Intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e senza cura aver d’alcun riposo,
E quindi uscimmo a riveder le stelle
Giuseppe (Peppino) Pittalà