La domenica inizia quando salgo sulla macchina e sento alla radio una delle tante canzoni simbolo degli anni 80, quegli anni dove, ancora  ragazzina cercavo un posto nel mondo, con la convinzione di sapere tutto, anche quando non sapevo nulla.

E con questo spirito decido di affrontare insieme a Cathy un trail dove la natura, con i suoi colori e profumi mi ha riportato a quegli anni, dove ci si divertiva costruendo casette sugli alberi, frugando di nascosto fra gli attrezzi di papa’, per trovare un martello, dei chiodi o della corda, oppure usando il cancelletto dei vicini per giocare ai 4 castelli, o ancora, seminare oggetti fra boschi e sentieri x poi simulare una caccia al tesoro, o ancora con qualche anno in piu’, organizzare grigliate con  gli amici x poi giocare a palla guerra…

Questo sono i trail, ed in particolare quello di domenica, un percorso misto fra sentieri boschivi e distese di prati verdi, rami di fiori gialli, che si intrecciano fra di loro in un abbraccio lasciando quello spiraglio di luce, come per accoglierti nel tuo passaggio, non era una gara, ma un percorso alla ricerca, non del tempo, ma solo del benessere che la natura ti da.

Certo il tempo ci ha aiutato, un cielo blu; e un sole splendente, quel sole che riflettendosi nell’acqua, creava quell’effetto luccicante, come se una pioggia di diamanti avesse accarezzato l’acqua di quel lago.

Tutto molto bello ma, non e’ abbastanza perche’ il corpo non sempre segue la mente; e la voglia di continuare viene per un attimo spazzata via dalla voglia di fermarsi…per fortuna la mia lepre (Cathy) mi apre la strada e fra una risata e l’altra raggiungiamo il 19km.  Ma la stanchezza e’ tanta e si fa sentire; e fra un passo e l’altro anche il paesaggio o la compagnia non ti aiuta piu’.

…Poi vedi quel cartello “ Ristoro Alcoolico” qualcosa scatta ci guardiamo intorno e…corriamo, arriviamo al ristoro con gli occhioni spalancati, come i personaggi nei fumetti, o almeno cosi’ mi sentivo in quel momento; e mentre un tizio stappa la bottiglia, senti una voce fuori campo che chiede: “quanti sono”….”circa una decina risponde un altra voce”…e aggiunge “si stanno godendo l’aperitivo”

Gli organizzatori ci hanno definito “il gruppo degli ultimi” a nessuno fregava della gara o del tempo, eravamo tutti li a bere prosecco con grana e patatine come se fossimo amici da sempre…pero’ il traguardo dovevamo tagliarlo, e…guarda un po’ l’ultimo km in discesa..secondo voi chi ha tagliato il traguardo il vino o le gambe… ihh ihhh

Chiudiamo l’avventura con un bel piatto di pasta al ragu’ delle patatine e tante risate, per quel aperitivo fuori programma.

E..dopo una bella mattinata,un bel giro in moto, proprio come anni fa…una passeggiata un gelato e il lago con quell’effetto brillante che sole con i suoi raggi da.

Emi e il diario dei suoi ricordi.

Alcune foto degli Arancioni al Trail dei Lagoni by  Arturo Barbieri  di podisti.net