Il primo passo per degustare e comprendere un vino è procedere con la sua analisi organolettica o sensoriale, che viene effettuata attraverso i nostri sensi che sono la vista, l’olfatto, il gusto e il tatto (mi direte che c’è anche l’udito ma qui non c’entra …).
L’analisi organolettica è articolata in 3 fasi distinte: l’ESAME VISIVO, l’ESAME OLFATTIVO e l’ESAME GUSTATIVO.
L’ESAME VISIVO avviene attraverso la vista e l’organo adibito a questa rilevazione, come molti sapranno, è l’occhio.
Questo esame ci permette di valutare la limpidezza, il colore, la fluidità (o consistenza) e l’effervescenza.
L’ESAME OLFATTIVO, che avviene attraverso il naso (è sempre bene ribadirlo), ci consente prima di tutto di verificare che non siano presenti difetti (odori di tappo, muffa, legno…) ma soprattutto di coglierne i profumi primari, secondari e terziari.
Attraverso questo esame si valutano caratteristiche essenziali quali l’intensità olfattiva, la persistenza olfattiva, la qualità olfattiva e la descrizione olfattiva.
L’ESAME GUSTATIVO serve per classificare gli elementi presenti in un vino: morbidezza (zuccheri, alcooli, polialcooli), durezza (acidi, tannini, sali minerali), equilibrio, intensità e persistenza.
Nella prossima puntata entreremo nello specifico dell’ ESAME VISIVO.
Comments
1 commentoSabrina
Mag 12, 2016Miiii come sei professionale… non ho capito niente
Dovresti portarci un po’ di “esempi” da assaggiare
Io di solito bevo, e cerco di bere bene, e basta ;o))
Max Debe
Mag 12, 2016Ma Sabbry, per bere bene devi prima imparare ad analizzare il vino. Comunque, questo è solo un articolo introduttivo.
Vedrai che dalle prossime puntate tutto sarà più chiaro.